“L’assegnazione del concorso per il Padiglione Infanzia, i 398 progetti presentati alla prima fase del concorso per il nuovo Centro Civico, e i 118 per il cavalcavia Bussa (di cui si è chiusa ieri alle 13.00 la prima fase) sono l’esito, straordinario per l’Italia, del bando-pilota che abbiamo concepito, in attesa che diventi un modello per tutte le Amministrazioni Pubbliche nazionali”, afferma Valeria Bottelli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano.

 
Area concorso Padiglione Infanzia

“Siamo molto soddisfatti di questi risultati che premiano il nostro impegno nella redazione dei bandi e nella loro gestione on-line all’insegna della trasparenza, del contenimento dei costi e del rispetto delle procedure e dei tempi: il nostro modello concorsuale (bando pilota) e il nostro strumento (piattaforma Concorrimi) sono già pronti ad affrontare le sfide che il futuro ci prospetta (digitalizzazione, nuovo codice degli appalti, concorsi per le scuole)”.

“In particolare – fanno sapere dall’Ordine degli Architetti meneghino (12.000 iscritti) – le procedure per il Centro Civico e il Bussa hanno recepito appieno le nostre indicazioni: questi concorsi, i primi interamente on-line in Italia – continua l’Ordine, che ha predisposto il tutto in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri in accordo col Comune – procederanno ora con una seconda fase ristretta alle proposte giudicate migliori, e prevedono non solo un rimborso spese per i finalisti, ma anche l’assegnazione dell’incarico”.

Le novità del concorso sono notevoli, dunque: procedure anonime e solo on-line, enorme risparmio economico per i progettisti che gareggiano, singoli o in team, partecipazione alla prima fase appena conclusa aperta a tutti – con un occhio particolare ai giovani progettisti.

 
Area concorso Centro Civico

Il Centro Civico

La seconda fase del concorso per il Centro Civico si chiuderà il 4 settembre: il budget complessivo è di 2,3 milioni di Euro, quello per la realizzazione dell’opera è di 1,55 milioni di Euro, frutto di un calcolo che assegna un importo di costruzione stabilito in un massimo di 1.700 euro al metro quadrato.

“Al vincitore – ricorda l’Ordine degli Architetti – andrà un premio di 17mila Euro, più l’incarico di 243mila Euro. Al secondo e terzo classificato sarà riconosciuto un rimborso spese di 2mila Euro, che diventano 1.500 per i classificati dal quarto al decimo posto”.

Il Centro Civico, una palazzina di 2 piani, sarà nelle intenzioni del Comune un luogo di aggregazione e integrazione sociale e culturale, uno spazio polifunzionale e intergenerazionale, dove si svolgeranno attività ricreative, ma anche di servizio per la cittadinanza.

 
Area concorso Cavalcavia Bussa

Il cavalcavia Bussa

Il cavalcavia Bussa, realizzato nel 1961, collega due quartieri: la zona più centrale di corso Como e il quartiere Isola, che collega via Quadrio e via D’Azeglio con via Pepe, via Borsieri e via De Castillia. Si estende su un’area di 8.400 mq., è lungo 240 metri e largo 35 metri. “Deve diventare un luogo aperto alla cittadinanza, e accoglierà eventi e iniziative promosse dagli abitanti del quartiere” – ha sottolineato la vicesindaco con delega all’Urbanistica De Cesaris.

Il costo massimo dell’intervento da realizzare è fissato nell’importo di € 5,5 milioni di Euro. Il costo massimo di realizzazione delle opere da progettare è pari a € 3,5 milioni di Euro. “Al vincitore sarà riconosciuto un importo di 36mila Euro a titolo di premio, il secondo e il terzo classificati riceveranno un rimborso spese pari a 3mila Euro ciascuno. Agli altri 7 concorrenti verrà riconosciuto un rimborso spese pari a 1.500”, affermano dall’Ordine, che ricordano: il 16 settembre si chiuderà la fase-due del concorso.

 
 

La delusione per l’EXPO

Abbiamo tentato – ricorda ancora l’Ordine degli Architetti – di attivare una procedura di trasparenza, di rispetto delle regole e dei tempi anche per i concorsi e gli appalti integrati per EXPO 2015, ma in quel caso, dopo mesi e anni di ricerca di collaborazione da parte nostra, è mancata la volontà politica di concludere.

Eppure trasparenza, rispetto dei tempi, chiarezza e risparmio economico sono per noi i cardini attorno ai quali costruire, e soprattutto ricostruire, la Milano del futuro. Gli strumenti che abbiamo messo a disposizione del Comune, bando e piattaforma on-line, sono già tarati sui programmi votati alla modernità e alla trasparenza prospettati dal governo”.

Fonte: Ordine Architetti PPC della Provincia di Milano

 
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