E’ stato inaugurato, al Polo Tecnologico Lucchese, il nuovo centro di divulgazione e formazione sull’edilizia sostenibile, un allestimento permanente che ospita oltre 100 aziende ed in cui sono esposti esempi di innovazione e sostenibilita’ nell’edilizia.
Si tratta di “Abitare Mediterraneo”, una mostra permanente (e non solo) in cui sono esposti componenti edilizi selezionati sulla base della qualità e della coerenza con i temi legati all’architettonica finalizzata al contenimento dei consumi energetici per un’edilizia sostenibile.
Sono i temi, appunto, di “Abitare Mediterraneo” (un progetto di ricerca finanziato dalla Regione Toscana e coordinato dal Dipartimento di Tecnologie dell’Architettura e Design della Facoltà di Architettura di Firenze, sotto la direzione scientifica del professor Marco Sala ed in collaborazione con Lucense), perfettamente coerenti con la filosofia che ha caratterizzato la progettazione stessa del Polo Tecnologico di Sorbano, finora primo ed unico esempio, in Toscana di struttura al servizio dell’innovazione, costruita secondo i più moderni criteri di bio-edilizia.
Il Centro di divulgazione e formazione “Abitare Mediterraneo” è un’occasione di dialogo diretto tra produttori, committenti ed esperti di settore, per avere una rassegna della produzione locale e comprendere ed approfondire le corrette modalità di montaggio, gli usi e le prestazioni.
Il Centro di Divulgazione è pensato come un elemento di valorizzazione per la circolazione e diffusione delle informazioni, con l’obbiettivo di ampliare le conoscenza sulle tecnologie di risparmio energetico, per l’arricchimento culturale dei visitatori e la diffusione di una nuova cultura costruttiva favorendo il mercato delle costruzioni eco-sostenibili.
L’allestimento permanente, quindi, sarà costantemente arricchito dai nuovi elementi sviluppati all’interno di una ricerca costante nell’ottica di creare un Sistema “aperto” in continuo aggiornamento, al quale tutte le aziende interessate possano fornire il proprio contributo per ampliare la rosa dei componenti in mostra.
Arch. Lorenzo Margiotta