Nonostante in Italia ci sia da anni una normativa che preveda l’obbligo di usare materiali fonoassorbenti nelle nuove costruzioni, purtroppo si assiste continuamente ad una costante carenza di isolamento acustico.
Eppure tutti i cittadini desiderano vivere in spazi che non ricevano rumori fastidiosi dall’ambiente circostante e dai vicini, per non parlare specialmente del necessario riposo e della necessità di poter riuscire a dormire con serenità nelle ore notturne.
Tutte le abitazioni dovrebbero quindi essere attrezzate per garantire una buona qualità di vita all’interno degli ambienti, siano essi abitativi, di lavoro, di preghiera, commerciali o di svago.
La situazione è sinceramente drammatica, specialmente per tutte le costruzioni realizzate prima degli anni 2000. Ma cosa si può fare per attenuare i rumori?
Già dobbiamo distinguere se si parla di rumori che provengono dall’interno delle abitazioni o dall’esterno dell’edificio quando il traffico e le varie attività cittadine contribuiscono ad alzare i livelli del cosiddetto inquinamento acustico.
Ormai quasi tutti gli addetti ai lavori, ed anche i nuovi proprietari di case, sanno che con un buon “cappotto termico” esterno si riescono a contenere i consumi energetici perchè i nuovi materiali consentono un buon isolamento dal caldo e dal freddo.
Ma molto spesso viene chiesto se questo tipo di soluzione serva anche per abbattere i rumori.
Va precisato che non è possibile parlare solo di materiali fonoisolanti così come si parla di materiali fonoassorbenti, ma al massimo si può parlare di strutture con elevato potere fonoisolante.
E ciò vuol dire che bisogna intervenire per contenere il più possibile il disagio che si percepisce dall’esterno, vedasi l’uso degli infissi con i doppi (o tripli vetri) che aiutano moltissimo.
Il caso più frequente, però, è la necessità di diminuire la frequenza dei suoni che l’orecchio umano percepisce tra ambienti vicini, in particolare nei condomini, dove la presenza di molte famiglie può portare a frequenti disturbi acustici.
E ciò avviene prevalentemente nei condomini costruiti tra i decenni ’50 e ’90, dove le pareti divisorie sono realizzate con materiali che lasciano attraversare molto il rumore molesto.
Come si può quindi intervenire in appartamenti già esistenti?
La soluzione più semplice è realizzare una controparte in cartongesso contenente pannelli o materassini fonoassorbenti idonei ad ottenere un isolamento tra due appartamenti adiacenti di oltre 60 decibel (unità di misura della scala convenzionale di intensità del rumore).
Per convenzione internazionale il rumore in ambiente domestico è stimato intorno ai 50 decibel con una percezione reale di soli 40 decibel, quindi, realizzando la suddetta controparete si riuscirà a percepire molto meno le fonti sonore fastidiose provenienti dagli ambienti a contatto, con un risultato soddisfacente.
Arch. Lorenzo Margiotta