Il Consiglio degli Architetti d’Europa ha divulgato i dati emersi dal terzo studio biennale sulla professione di architetto in Europa.

La Professione di Architetto in EuropaL’indagine copre ora il 95 per cento del potenziale professionale europeo, dopo aver registrato il 53 per cento nel 2008 e l’84 per cento nel 2010. In questo ultimo studio tutti i grandi paesi europei sono presenti, e si conferma, purtroppo, che anche l’Europa è divisa tra nord e sud.

E’ evidente, infatti, il divario esistente tra il nord ed il sud del continente. La crisi economica ha colpito molto più duramente gli Architetti del sud Europa. In alcuni paesi dell’Europa centro-settentrionale, il settore delle costruzioni ha ripreso a crescere, mentre in gran parte del sud non solo è diminuito drasticamente, ma continua a scendere.

La Professione
La crisi economica europea ha avuto un impatto duro sugli architetti. Tra il 2008 e il 2012, la produzione del settore delle costruzioni è crollata ad una velocità maggiore di quella del PIL in generale. Il peggioramento delle condizioni economiche e del mercato dei servizi di architettura hanno prodotto un impatto notevole sul carico di
lavoro, sui salari e sui profitti dei professionisti europei: un numero maggiore di architetti è alla ricerca di un lavoro che è diminuito, e di molto.

Gli Ambiti di Lavoro
Il numero di architetti in Europa è oggi stimato in 536.000 unità, ma la maggior parte di coloro che svolgono la professione continua a lavorare in uno studio privato.
La tipologia di svolgimento più rappresentativa è quella composta dall’Unico Titolare che, al 32% del totale, rappresenta una quota superiore a quella del 2008.
Contemporaneamente si registra che la quota di Architetti che lavorano in agenzia o come freelance è aumentata: dal 15% nel 2008 al 18% nel 2012.

Gli Studi di architettura
Dai dati acquisiti emerge che il numero di studi di architettura in Europa è aumentato da 130.000 nel 2008 a 155.000 nel 2010, fino a 162.000 nel 2012. Si tratta di un aumento che, probabilmente, è dovuto a due fattori: nuovi studi sono stati avviati dagli Architetti in esubero dai grandi studi, e un aumento del numero totale di Architetti nel continente.

Il Mercato
Il mercato architettonico in Europa è stimato per un valore di 15 miliardi di Euro. La sua flessione procede ad un ritmo molto più rapido di quello dell’intero settore delle costruzioni; flessione che è stata registrata del 12% tra il 2009/10 e 2011/12 e del 28% in totale nel corso degli ultimi quattro anni.
Ad oggi la dipendenza dall’edilizia privata è maggiore che nel 2008 o nel 2010 (salendo al 42% del mercato) mentre la quota di mercato derivante dal settore pubblico si è ridotta, dal 26% nel 2010 al 20% nel 2012.

Il declino
Il settore delle costruzioni in Europa continua la sua fase di declino registrando una perdita del 3% tra il 2010 e il 2012. Questo dato va ad aggiungersi ad un calo del 13% tra il 2008 e il 2010.
Inevitabile, quindi, che anche il reddito medio degli studi privati è andato diminuendo sin dalla prima indagine del 2008.
Solo negli studi di grandi dimensioni i redditi sono aumentati.

Ma il declino sta rallentando
Ci sono segnali che la situazione si stia stabilizzando. Le maggiori contrazioni sono state registrate nelle prime due indagini, nel 2008 e nel 2010. Ad oggi le entrate degli architetti si sono quasi stabilizzate.

Fonte: Sintesi dello Studio di Settore, commissionato dal Consiglio degli Architetti d’Europa, curata da Mauro Latini

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